Vai al contenuto

Malpensa fuori rotta

20 febbraio 2018

In questi anni ho/abbiamo lottato tanto per la difesa della brughiera, perché Malpensa rispettasse il diritto all’ambiente e al lavoro. Abbiamo anche ottenuto importanti vittorie. Ma la brughiera e la nostra salute sono ancora in pericolo, anche se nessuno parla dell’aeroporto in questa campagna elettorale.

Con Jimmy Pasin, architetto da anni impegnato sul fronte e Mariaceleste Brambilla del comitato SalviAMO la brughiera che si oppone al tracciato ferroviario Gallarate/Malpensa, proviamo a parlarne venerdì 23 febbraio

Il tema di Malpensa è scomparso dalla campagna elettorale, benché influisca in modo significativo sul nostro territorio in termini ambientali e lavorativi e benché le scelte delle istituzioni nazionali e regionali siano di fondamentale importanza.

Liberi e Uguali intende riportare la centro del dibattito elettorale la questione: lo faremo con un’iniziativa pubblica venerdì 23 febbraio presso la sala Impero di Gallarate alle ore 21.00. Lo faremo con la candidata al consiglio regionale Camilla Colombo, la candidata alla camera per il collegio di Gallarate Cinzia Colombo, con Jimmy Pasin architetto da sempre impegnato sul tema Malpensa e Mariaceleste Brambilla, portavoce del Comitato SalviAmo la brughiera, che si oppone all’inutile tracciato ferroviario che attraverserà la brughiera di Casorate Sempione (e che riguarda anche il quartiere dei Rochi di Gallarate).

Pur riconoscendo che l’attuale Master Plan è meno invasivo del precedente, è evidente che restano tante criticità che SEA ha volutamente ignorato e che mettono in pericolo la brughiera. In primis la realizzazione di nuove strutture della Cargo City fuori dall’attuale sedime aeroportuale, con SEA che al momento vuole occupare parte della brughiera rimasta, rifiutandosi di costruire nelle aree già cementificate e rimaste abbandonate, come i capannoni vuoti proprio di fronte alla zona della Cargo City.

Ma anche le opere di collegamento contribuiranno a distruggere importanti aree verdi, con dispendio di risorse pubbliche a fronte di un intervento neppure utile.

Tutto ciò mentre il lavoro a Malpensa si fa sempre più precario e dequalificato, con orari di lavoro che impediscono di vivere dignitosamente.

Per anni ci hanno chiesto di scambiare il diritto al lavoro con il diritto alla salute. Alla fine non è rimasto né l’uno né l’altro. Liberi e Uguali pretende che si cominci a rispettarli entrambi.

No comments yet

Lascia un commento